Recensioni

È un album che non si nasconde, urla la propria ragione d'essere nel brano iniziale e sussurra la propria poesia in "Il poema dei visionari" dove Bianca duetta irresistibilmente con Mario Castelnuovo, (...), giova con lo yodel e uno stralunato folk elettronico in "La signora del quinto quarto" e accoglie le scorribande sonore di Daniele Sepe

Michele Neri - Vinile, 2019

Un album in cui si respira profumo di pelle femminile dall’inizio alla fine. A scriverlo è una donna non comune naturalmente: si tratta chiaramente di un’intellettuale e si tratta naturalmente di un’artista che esprime la sua visione del mondo in modo autentico. Il suo romanesco – che non è l’unico linguaggio adottato in questo disco, ma di sicuro è quello più praticato a livello espressivo, anche come cadenza e intonazione – non richiede di essere vero, perché è molto di più: è autentico

Elisabetta Malantrucco - Blogfoolk, Aprile 2019

La BandaJorona coglie dieci attimi di questa imperfetta perfezione e ne fa dieci serenate dedicate alla vita, a Roma, che sa essere perfetta nella sua imperfezione come nessun’altra metropoli.

Marco Valerio Sciarra - Magazzini inesistenti, 12 Febbraio 2019

Il gruppo si muove in un ambito policromo e aperto a stimoli diversi, siano essi musicali (numerosi i riferimenti ad altre sonorità etniche, misurato e brillante l'utilizzo dell'elettronica) o tematici, come messo in luce dai testi che spaziano dal privato al sociale al politico, il tutto illuminato e vivacizzato da un'espressività teatrale dalla quale è difficile non essere coinvolti. Un'opera poliedrica ma coerente con se stessa, forte di trame strumentali bilanciate e luminose, di parole importanti, della capacità di lasciare il segno

Federico Guglielmi - AudioReview, 2019

Il folk di matrice capitolina incontra suggestioni etniche, sposa trame elettroniche poco invasive ma assai efficaci, assume toni teatraleggianti, si abbraccia a testi che spaziano dal sociale al privato e dal politico al popolare (...) Un ispirato, brillante, eclettico affresco di folk d'autore al contempo classico e moderno.

Federico Guglielmi - Blow Up magazine #248, Gennaio 2019

Dal primo brano omonimo, mentre fa l'elenco dei suoi presunti difetti, in dialetto romanesco, rovesciandoli rivela sua forza, che è nei testi e nell'uso coraggioso della voce." - "ascoltare, come spesso fa il nostro hip hop sommerso, le voci di una metropoli, tra case occupate e povertà e quartieri, svariando dal lirismo di alcuni brani alla cronaca implacabile.

Rai news, 02/12/2018

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