Romana

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Anno di uscita: 2004
Produzione: Godagoda Records
Formato: CD
Chi nasce a Roma resta inevitabilmente permeato dallo spirito della sua città.
Uno spirito che nel tempo si è espresso con mille modalità e con scenografie differenti: dalle mura dipinte delle osterie alle celle delle carceri cittadine, dai luoghi del turismo più becero ai palazzi di borgata, dai teatri risorti ai tinelli piccolo-borghesi.
Epoche diverse, contesti e contenuti differenti, un popolo in continua trasformazione, che sa inglobare il diverso e mantenersi se stesso: questo è il magma da cui emergono canti, melodie, "fattacci" narrati come gesta epiche, prese in giro del potere, canzoni romantiche e piene di nostalgia per qualcosa che, irrimediabilmente, va fuggendo.
Un viaggio nella musica e nelle storie d'amore, carcere e coltello, espresso con la vena sanguigna e romantica della città di Roma.
Una ricerca accurata, una messa in gioco musicale e recitativa per voce, fisarmonica, clarinetto e contrabbasso, un ancestro ottocentesco di osterie e "passatella", gioco di vino e coltelli.
Anno di grazia 2001, luglio afoso a Roma, Festa De' Noantri, a Trastevere. Quello che una volta era una delle feste più importanti e significative è ora una strana mescolanza di musica amplificata, turisti stranieri, famigliole a passeggio, coppiette di innamorati, ciascuno brandendo vino in bicchieri di plastica, birre di importazione, mostruosi panini con la porchetta, zucchero filato, spianate immense di pizza al taglio. Traffico su viale Trastevere, transenne, divieti semoventi, vigili che chiacchierano a stormi di quattro o cinque, tassinari imbufaliti e tassinari trasognanti, statue silenti e un po' imbarazzate, bambini che fanno pipì sotto le fontane delle statue, e così via.
In mezzo a questo caos, due strani individui si aggirano per le piazze invase dalla Festa: una coppia, lui maneggia una fisarmonica, ha i mustacchi come il Belli che lo guarda intenerito, lei ha una lunga gonna bianca, muove le labbra, agita le braccia, sembra cantare, ma il grande chiasso impedisce di percepire alcunché.
Si spostano, camminano, sostano, si crea un improvviso capannello di gente, che ride, strilla, canta tutta insieme un ritornello antico... qualche foto, poi il crocchio si sposta più in là, perché la bancarella più vicina ha un impianto stereo così poderoso che neanche il barrito degli elefanti di Annibale potrebbe superarlo.
Comincia così l'avventura di una strana razza di cantori, individui che si possono incontrare esattamente con la stessa probabilità in una biblioteca a fare ricerca etnomusicale, in un'osteria a dirigere il coro degli ubriachi, in mezzo ad una strada a ricevere l'ennesima secchiata d'acqua gelata dalla finestra del secondo piano, l'ennesima rosa da quella del terzo. Li si può incontrare a Roma, a Milano, a Bologna... Si fanno un vanto di raccontarie storie, sonore e non, storie antiche, con parole in disuso, con musiche possibilmente non d'autore, scavando e scavando nell'immaginario sonoro degli inquilini presenti e passati della grande Urbs, e intanto indagano per capire chi sono questi inquilini, che vuol dire essere un romano oggi, chi ha raccontato la città da Balzani in poi, dove si è rifugiato quel vecchio facondo spirito di Roma, Petrolini-la Ferri-la Magnani-Aldo Fabrizi-Alvaro Amici-ed anche, nella loro dignità, Claudio Villa-Lando Fiorini-Franco Califano...
Quanto altri nomi... quante poesie, quanti sonetti, quante cantate a dispetto, quanti litri di buon vino nelle vene dei nostri nonni, artigiani, operai, pittori di carrozze, per i quali l'osteria diventava luogo di incontri, di amicizie e di odi feroci, di amori e di discussione politica, massimamente anticlericale, tranne poi raccomandarsi alla Madonna con veemenza quando ve ne fosse il bisogno...

Strumento prezioso per iniziare la nostra ricerca musicale è stato il "Canzoniere della malavita romana. Stornelli, canzoni e storie", trascritti e annotati da Anton Giulio Perugini, edito da Nuovo Almanacco - Editoria Musicale e Libraria, Roma, 1995, di cui si auspica una futura ristampa.